Roberto Mancini via dall’Inter a giugno? Il secondo ciclo nerazzurro del tecnico di Jesi potrebbe già essere agli sgoccioli, complici anche le difficoltà finanziare della società presieduta da Erick Thohir. Tra le rassicurazioni date all’Uefa per evitare ulteriori sanzioni dal Fair Play Finanziario, il patron nerazzurro ha dato quella della sicura qualificazione alla Champions League 2016-2017: se così non fosse, l’Inter dovrebbe trovare 50 milioni di euro per i mancati introiti, cosa che significherebbe sostanzialmente o l’ingresso di nuovi soci o un ridimensionamento del progetto sportivo.
Massimo Moratti ha già negato di voler cedere il proprio 30%, quindi per ora di nuovi soci non se ne parla e a parte il nuovo contratto con Pirelli (30 milioni totali in tre anni), non sono previste entrate extra. È chiaro che non centrando la Champions e non potendo più spendere come fatto nelle ultime sessioni, le strade tra Mancini e l’Inter si potrebbero separare con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto (giugno 2017). Secondo quanto riferisce oggi ‘Tuttosport’, potrebbe essere lo stesso Mancini a dare le dimissioni, per ritornare magari in quella Premier League nella quale si sente maggiormente a suo agio, anche se Carlo Tavecchio lo vorrebbe sulla panchina della nazionale italiana per il dopo Conte.
Mancini via dall’Inter? Le alternative
Comunque sia, Thohir si starebbe già guardando attorno e il suo sogno sarebbe Diego Simeone, ex centrocampista nerazzurro attualmente sulla panchina dell’Atletico Madrid. Non sarà facile convincere il ‘Cholo’, però, soprattutto senza qualificazione in Champions. Ecco perché si pensa anche alle alternative: una porta a Frank De Boer, attuale tecnico dell’Ajax che però non pare essere attratto dal campionato italiano. Un altro papabile potrebbe essere Roberto Martinez, manager dell’Everton che pratica un calcio molto propositivo. In Italia, invece, sarebbero in lizza Vincenzo Montella ed Eusebio Di Francesco.
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